Valutazioni e trattamenti logopedici

DISFAGIA

La deglutizione è una disposizione ordinata e armoniosa di eventi che avviene per il bolo alimentare per circa 150 volte nelle 24 ore, mentre la deglutizione inconscia della saliva si verifica ogni 30 secondi durante la veglia e ogni minuto nel sonno.Per un totale di 1.600-2.000 in un giorno.

Per deglutire bene abbiamo bisognodi55 muscoli, 6 nervi cranici, 2 radici cervicali, area motoria primaria, sensitiva, area motoria supplementare e prefrontale.

Quando noi deglutiamo mettiamo in atto 4 fasi:

1) fase buccale: modifichiamo il cibo attraverso la salivazione e la masticazione fino a trasformarlo in bolo pronto ad essere deglutito. Si osservano 5 azioni neuromuscolari:

  • La chiusura dello sfintere labiale per contrazione del muscolo orbicolare
  • Il movimento laterale e rotatorio della mandibola per l’azione combinata dei muscoli elevatori della mandibola (temporale, massetere e pterigoidei) e dei loro antagonisti (muscoli sovra e sottoioidei)
  • Il tono buccale e facciale per contrazione dei muscoli facciali (buccinatore in primis)
  • I movimenti laterali e rotatori della lingua, per azione della complessa muscolatura linguale intrinseca
  • La protrusione anteriore del palato , allargando la via nasale e restringendo l’ingresso orofaringeo, riducendo la caduta prematura inintenzionale del cibo in faringe, per azione del muscolo palatoglosso.

Il movimento laterale e rotatorio della lingua è per il controllo del bolo il momento più critico, la lingua assembla in una piccola palla o bolo i pezzi di cibo che sono nelle varie parti della bocca, poi la lingua circonda il bolo e lo tiene verso la parte centrale del palato immediatamente prima dell’atto deglutitorio.

E’ durante la fase 1 che hanno luogo le funzioni “intelligenti” della bocca:

  1. cognitive cioè di conoscenza di quanto viene introdotto in bocca
  2. volitive e di decision making cioè di decisione del destino di quanto è stato introdotto

2) fase orale: la lingua si muove in alto e indietro mettendosi in contatto con il palato con un’azione di schiacciamento e di rotolamento spingendo il bolo fino al suo confine posteriore verso l’orofaringe. La mandibola rimane chiusa Il bolo stimola la zona compresa fra base lingua, pilastri palatini anteriori e la faccia buccale del velo palatino elicita il riflesso della deglutizione.

3) fase faringea: il bolo entra in contatto con le aree recettoriali dell’istmo delle fauci e della base della lingua e attiva il riflesso della deglutizione(fase involontaria). Il velo palatino si solleva aderendo alla parete posteriore della faringe ed escludendo il rinofaringe durante la deglutizione. Contemporaneamente alla deglutizione deve interrompersi la respirazione. L’epiglottide si sposta verso il basso e si orizzontalizza, le corde vocali vere e false sono completamente chiuse e la la laringe si innalza e si muove anteriormente.

Il riflesso di deglutizione determina l’istantanea contrazione di una serie di muscoli secondo una sequenza ben precisa:

  • Apertura dello sfintere palatoglosso
  • Chiusura dello sfintere velofaringeo
  • Inizio della peristalsi faringea
  • Elevazione de complesso ioideo-laringeo e chiusura dello spazio glottico con abbattimento dell’epiglottide
  • Rilasciamento dello sfintere cricofaringeo

4) fase esofagea: muscoli costrittori superiore e medio del faringe contraendosi spingono il bolo in ipofaringe e in esofago con conseguente apertura del m.cricofaringeo (Sfintere Esofageo Superiore). La fase esofagea involontaria è caratterizzata dall’onda peristaltica primaria e secondaria e dall’apertura dello sfintere esofageo inferiore.Il passaggio del bolo attraverso lo sfintere esofage inf. completa il processo di deglutizione.

La disfagia è un disturbo della deglutizione caratterizzato dalla difficoltà nel passaggio di alimenti solidi e/o liquidi dalla cavità orale allo stomaco e che rende quindi problematico, o addirittura impossibile, attuare un’alimentazione orale che sia al tempo stesso autonoma e sicura.

PERCHE’ SI DIVENTA DISFAGICI

Le cause della disfagia possono essere:

  • Neurologiche ictus,traumi cranici,parkinson,SLA,neoplasie, demenza,Sclerosi multipla;
  • Miopatiche miastenia,distrofie muscolari;
  • Infettive mucositi da herpes,candida;
  • Iatrogene chemioterapici,neurolettici, postchirurgiche,radiazioni;
  • Metaboliche amiloidosi, tireotossicosi;
  • Strutturali tumori orofaringei,barra cricofaringea,diverticolo di Zenker,malformazioni congenite,osteofiti ed anomalie scheletriche;
  • Meccaniche intrinseche neoplasie esofagee, stenosi peptiche;
  • Meccaniche estrinseche aneurismi,grossogozzo, cardiomegalia, osteofitosi;
  • Neuromuscolari primitive e secondarie acalasia,malattia da reflusso gastroesofageo, spasmi esofagei, sclerodermia, collagenopatie.

QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELL’ESSERE DISFAGICI

La disfagia può portare a episodi di penetrazione del bolo nel vestibolo laringeo seguito da riflessi di difesa senza progressione nelle vie aeree.

Oppure episodi di aspirazione del bolo, cioè il bolo passa nelle vie respiratorie al di sotto delle corde vocali e la conseguenza è il rischio di polmonite ab-ingestis .

Il 45% dei pazienti che hanno aspirazione muoiono entro 1 anno.

QUALI SONO I CAMPANELLI D’ALLARME DELLE PERSONE A RISCHIO DI DISFAGIA

Perdita dell’appetito con diminuzione dei sapori e/o odori

Cambiamenti di dieta con passaggio spontaneo ad una dieta morbida

Difficoltà soggettiva a gestire le secrezioni orali con scialorrea o iposalivazione

Storia di ricorrenti bronchiti e/o polmoniti

Recente dimagrimento

Scarsa igiene orale

Lingua protrusa: diminuzione dei movimenti della bocca e della lingua

Tosse può essere pre intra post deglutitoria, può essere assente o debole

Lentezza ad iniziare la deglutizione e /o ritardo a deglutire

Affaticabilità e allungamento del tempo di alimentazione

Sensazione di soffocamento

Accumulo di cibo nel cavo orale

Dolore associato alla deglutizione

Senso di corpo estraneo in gola

Deglutizioni multiple per ogni boccone

Lentezza ad iniziare la deglutizione e/o ritardo a deglutire

Modificazione della qualità della voce

Voce gorgogliante o rauca

Schiarimenti frequenti di gola

Modificazione della modalità di respirazione

 

CHE COSA PROPONE IL CENTRO ITALIANO LOGOPEDIA

Il Centro Italiano Logopedia propone una valutazione che prevede anche un’osservazione durante il pasto per definire il quadro disfagico.

Propone un trattamento personalizzato con modificazioni della dieta con scelta degli alimenti adeguati, utilizzo di manovre deglutitorie e posture di compenso, scelta di precauzioni comportamentali nell’assistenza al pasto.

Il Centro Italiano Logopedia è l’unico centro a Brescia/Verona e provincia che offre un servizio a domicilio.